Si chiudono lunedì 2 dicembre le iscrizioni alla Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio dell’Università di Cagliari. Il percorso affronta il rapporto tra patrimonio costruito e paesaggio nel bacino del Mediterraneo, studi architettonici, urbani e territoriali, riuso, sostenibilità e accessibilità. Diretta da Caterina Giannattasio, la Scuola consente di conseguire il diploma di specialista in beni architettonici e del paesaggio. Il titolo è preferenziale su scala nazionale per partecipare ai bandi di Soprintendenza, ministero della Cultura e alle gare d’appalto per il restauro del patrimonio.

«Seguiamo, tra l’altro, le carceri storiche, Buoncammino a Cagliari e San Sebastiano a Sassari. Siamo impegnati - dice la professoressa Giannattasio - anche con l’ex reggia giudicale di Oristano, la Rotonda di Tempio, gli ex ospedali psichiatrici di Villa Clara e Rizzeddu a Cagliari e Sassari e i borghi abbandonati come Osidda».

Il team del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura - nella Scuola sono coinvolti i docenti di altri dipartimenti dell’ateneo, Università e centri di ricerca nazionali ed esteri - segue anche torri costiere, castelli e mura medievali, paesaggi militari.

COME ACCEDERE – Alla Scuola accedono laureati magistrali e specialisti in Architettura, Ingegneria edile, Archeologia, Conservazione beni architettonici e ambientali, Conservazione e restauro beni culturali, Storia dell’arte, Conservazione patrimonio storico-artistico, Storia dell’Arte e laureati con il vecchio ordinamento inerenti alle discipline del bando. La Scuola prevede venti posti per anno, due riservati a dipendenti degli Istituti del ministero della Cultura con sede in Sardegna, due a dipendenti del Comune di Cagliari e due a stranieri.

L’accesso avverrà secondo una graduatoria, stilata in base a titoli e colloquio. Per le prime tre posizioni sono previste borse di studio. Le lezioni si svolgeranno tra gennaio e giugno 2025.

(Unioneonline)

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