Il museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano di Porto Torres guarda avanti verso i visitatori con problemi di disabilità e apre le porte all’accessibilità, grazie al progetto che lo doterà di percorsi e supporti per il pubblico con esigenze speciali.

Due i progetti approvati dalla Direzione regionale musei Sardegna-Ministero della cultura, per un totale di circa 1 milione e 200mila euro, destinati all’efficientamento energetico, a rivoluzionare l’accessibilità e il collegamento diretto dell’area archeologica di Turris Libisonis con il museo Antiquarium per rendere fruibile i percorsi esterni ai visitatori.

Il primo intervento, di circa 400mila euro, prevede l’isolamento termico degli infissi della struttura museale e l’inserimento nella copertura di un impianto fotovoltaico. Il secondo progetto finanziato con i fondi del Pnrr, pari a 782 mila e 608 euro, consentirà il passaggio diretto tra il museo e l'intera area archeologica, con la realizzazione di nuovi camminamenti e percorsi così da combinare le due visite in maniera sinergica.

«In particolare il progetto mira a ridare piena dignità all’area archeologica, considerando che alcune strutture non erano più fruibili, come i camminamenti in cui le traversine, attualmente sconnesse e rovinate, verranno rese funzionali», spiega il direttore del museo Antiquarium, Stefano Giuliani, «un restyling a livello visivo con cura del verde e con percorsi per consentire ai visitatori anche disabili di muoversi in maniera autonoma, grazie all’installazione di diversi punti informativi e pannelli lungo i camminamenti».

Via le barriere architettoniche dalle zone off limits che verranno messe in sicurezza e segnalate con appositi cartelli. «Vogliamo trasformare l’area in un parco con pensiline per zone d’ombra, panchine, punti di sosta e ristoro», aggiunge Giuliani «e intendiamo rendere il percorso agevole ai visitatori diversamente abili, risolvendo i dislivelli per consentire il passaggio di passeggini e sedie a rotelle». Altri interventi riguardano le criticità finalizzate a rendere più inclusivo tutto l'accesso a Turris, con il ripristino del ponte pedonale, attualmente pericolante, per rendere fruibile la zona delle Terme Matzke, chiusa al pubblico da troppo tempo. «Contiamo di realizzare il primo progetto sull’efficientamento energetico del museo entro il 2024», assicura Luciano Cannas, architetto della Direzione Musei. «Mentre per il secondo sulla “Rimozione delle barriere architettoniche e miglioramento accessibilità cognitiva presso museo e area archelogica”, valutiamo di cominciare i lavori entro la primavera prossima». Martedì scorso il primo sopralluogo con l’ufficio tecnico della Direzione regionale Musei, il direttore Giuliani e i funzionari della Soprintendenza per definire il piano degli interventi. 

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