Prosegue con successo la programmazione culturale dello Yacht Club di Porto Rotondo che come ogni anno ha allestito un cartellone di grande interesse.

Si passa dalla musica alla letteratura, dagli incontri sulla sostenibilità alle proiezioni cinematografiche con ospiti illustri e personalità di chiara fama.

Sono transitati in questi ultimi giorni scrittori e scrittrici, tra cui Marina Di Guardo, romanziera d’eccezione e nota al pubblico televisivo come mamma di Chiara Ferragni, l’influencer italiana più conosciuta al mondo, che ha presentato il suo ultimo best seller edito per Mondadori, “Dress code rosso sangue”, mentre per la musica uno degli artisti più attesi era Alessandro Ristori con i suoi Portofinos, protagonista di un concerto trascinante ricco di nuovi successi.

Per i temi sulla sostenibilità, nell'accezione dal mare all'uomo, si è tenuto l’annuale appuntamento dedicato al World Food Programme Italia durante il quale sono intervenuti il presidente del WFP Italia, Vincenzo Sanasi D'Arpe, il presidente dello Yacht Club Sandro Onofaro e il consigliere Stefano Crisci, promotore dell'iniziativa.

L'evento è stato un momento di riflessione in un anno di emergenza alimentare senza precedenti volto a ripercorrere i grandi risultati raggiunti dal World Food Programme nel corso dell'ultima annualità e per sottolineare gli sforzi profusi quotidianamente a supporto dei più bisognosi nel mondo.

Un ricco parterre di ospiti con contributi e interventi di Monsignor Jean Marie Gervais, Marco Rotondi, la contessa Giulietta Sacco della Garda, Donna Rosanna De Franciscis, Arianna Gasbarra, Renzo Persico, Chiara Basciu, Giulia Ravizza e Sara Iannone.

Tra i prossimi appuntamenti la proiezione del docufilm di Massimiliano Finazzer Flory e Diamante Marzotto dedicato alla madre Marta, da tutti considerata la Regina di Porto Rotondo, “La Musa inquieta. Storia di una mecenate che visse più volte”, e la presentazione del libro di Stefano Arrica sulla stagione mitica del padre Andrea, presidente del Cagliari negli anni di Gigi Riva e dello scudetto.

L.P.

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