All’asta il primo comunicato delle Br sul sequestro Moro: è stato venduto per 32mila euro
La gara era partita da 600 euro, se l’è aggiudicato un acquirente al telefono
"Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. La sua scorta armata, composta da cinque agenti dei famigerati Corpi Speciali è stata completamente annientata".
Si apriva così il comunicato brigatista che annunciava nel 1978 il rapimento del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro e la strage di tutti gli agenti della sua scorta. Quel foglio oggi è stato venduto all'asta per 32.760 euro.
Il documento, messo all'incanto dalla casa d'aste Bertolani Fine Art, è passato da un’offerta base di 600 euro ai 26mila di oggi che con i diritti d'asta arriva alla cifra finale, appunto, di 32.760 euro. L'acquirente, di cui come sempre non si sa nulla, si è aggiudicato il documento in collegamento telefonico con la casa d'asta superando nell'offerta un altro potenziale acquirente che invece ha seguito la gara collegato online. Il volantino era inserito nel Lotto 43 della sezione "Autografi&Memorabilia".
"Questo fu il primo di una serie di comunicati (nove in tutto, ndr) che seguirono, fino all'epilogo", si legge nella descrizione. "Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni '70 ad essere così violenta".
Il documento, in calce la data del 16 marzo 1978 e la firma "Brigate Rosse per il comunismo", fu fatto trovare dalle Br 48 ore dopo il rapimento sul tetto di un macchinetta per le fototessere in un sottopasso tra Largo Arenula e Largo di Torre Argentina, a Roma. Allegata anche una polaroid che ritraeva Moro.
Non è il primo caso di cimelio legato agli anni più bui della storia d’Italia e non solo: negli anni '90 furono venduti all'asta alcuni manoscritti autografi di Benito Mussolini, mentre nel 2005 furono assegnati a Londra, per circa 3mila euro, alcuni telegrammi con cui il Duce e Adolf Hitler si scambiarono messaggi di congratulazioni e di reciproca fedeltà. Nel 2019, a Monaco, all'asta finirono alcuni cimeli tra cui il cappello del Fuhrer e un copia del Mein Kampf.
(Unioneonline/D)