Eccezionale scoperta nell’estremo Nord del pianeta Terra. Sulle rive del fiume Colville, nel nord dell’Alaska, sono stati trovati fossili di “nidi di dinosauri”, resti di cuccioli appena nati o che stavano per nascere. 

Lo studio seguito al ritrovamento è stato pubblicato sulla rivista “Current Biology” dai paleontologi dell'University of Alaska Fairbanks americana, coordinati da Pat Druckenmiller, insieme ai colleghi dell'Università di Stato della Florida, guidati da Gregory Erickson.

Come novelli cercatori d’oro, i palentologi sono riusciti a riportare alla luce le minuscole spoglie (alcune grandi come la testa di uno spillo) e ora, dopo gli accertamenti e le analisi, hanno potuto formulare un’ipotesi che contraddice le convinzioni scientifiche sinora acquisite, secondo cui i dinosauri migravano a latitudini più miti per l'inverno, per deporre le uova nelle regioni più calde. Anzi, è possibile che i dinosauri potessero scegliere appositamente i climi rigidi per poter mettere al mondo i propri piccoli. La ricerca, inoltre, rafforza l'idea che fossero animali a sangue caldo. "Non molto tempo fa avrebbe suscitato grande sorpresa scoprire che i dinosauri vivevano anche nell'Artico 70 milioni di anni fa. Ora - spiega Druckenmiller - abbiamo prove inequivocabili che erano in grado di nidificare anche lì, e che potevano riprodursi a queste alte latitudini. La nostra ipotesi - conclude - è che l'endotermia fosse probabilmente importante per la loro sopravvivenza". 

(Unioneonline/l.f.)

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