Dagli anni della formazione milanese e romana sino alle ultime vignette, claustrofobici labirinti, tratti gocciolanti e dolenti, pozzanghere d'inchiostro nero, ritratto del malessere interiore che segnò gli ultimi anni dell'artista.

"Putzolu oltre Putzolu. Franco Putzolu. Paradigmi di un lapis lapidario", percorso nell'opera straordinaria del vignettista che ha legato la sua firma alle pagine de L'Unione Sarda, è il titolo della mostra che s'inaugura domani (sabato 5 maggio) alle 17 nella sede del Liceo artistico e musicale "Foiso Fois" di piazza Martiri delle foibe, a Cagliari.

Curata da Marina, figlia del disegnatore e docente dell'istituto che ha voluto l'allestimento realizzandolo col coinvolgimento di un centinaio di allievi, è una selezione (a cui ha collaborato anche la professoressa Concettina Ghisu) delle 227 tavole che nel 2001 lo stesso Putzolu (Serramanna, 1936 - Cagliari, 2011) inserì nella sua antologica.

Una personale che, partita da Cagliari, attraversò l'Italia e, nel suo viaggio intorno al mondo, raggiunse persino l'Argentina tornando definitivamente a casa nel 2006.

La mostra, visitabile anche domenica dalle 9 alle 20 perché inserita nel programma di Monumenti aperti, è aperta al pubblico sino al 9 giugno tutte le mattine (dalle 8.30 alle 14) e il martedì anche nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30.

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