È morto a 95 anni l'ingegner Carlo Riva, tra i pionieri della nautica mondiale e l'uomo che progettò e creò i leggendari motoscafi che portano il suo nome e che hanno fatto la storia.

A comunicare la scomparsa, avvenuta a Sarnico (Bergamo), è stato il gruppo Ferretti, che oggi controlla il celebre marchio della motonautica italiana.

Una storia, quella del cantiere Riva, cominciata nel lontano 1842, sul Lago d'Iseo e diventata sempre più importante grazie al lavoro di Ernesto Riva che, succeduto al padre Pietro, introduce i motori a scoppio sulle proprie imbarcazioni.

Finita la Grande Guerra è Serafino Riva che trasforma i prodotti del cantiere in un vero e proprio brand.

Ma quelli di Carlo Riva sono i gloriosi anni Cinquanta; a partire dal 1956 inizia la collaborazione con il designer e architetto Giorgio Barilani che, modello dopo modello, arriva a produrre il vero mito targato Riva: nel 1962 nasce il gioiello "Aquarama".

Carlo Riva "è stato il più grande di tutti. Il mondo perde un geniale creatore di barche, un maestro di stile, un gigante della storia industriale e imprenditoriale della nostra Italia. Io, personalmente, perdo un maestro, un esempio di genialità, d'impegno e di amore per il lavoro", ha detto Alberto Galassi, l'amministratore delegato di Ferretti Group. "L'ingegnere ha insegnato a tutti noi cosa significano visione, creatività e passione. La sua inesauribile energia innovativa ne fa l'indiscusso maestro della nautica del XX secolo, un uomo le cui straordinarie creazioni appartengono già alla storia".
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