Nuova e suggestiva performance per l’artista sardo Nicola Mette, che si presenterà al pubblico con il viso tumefatto, per terra sulla soglia d’ingresso del Piccolo Teatro Streheler, in segno di denuncia verso tutti coloro che non accettano l’amore “diverso” e si sentono in dovere di prendere in giro e picchiare, anche fino alla morte, chi semplicemente si ama.

"Frocio – Frosciu – Caghineri” il titolo scelto per l’esibizione, in programma il 19 settembre alle 17:40 e che si colloca nell’ambito della nuova edizione del Festival Internazionale di Cinema Lgbtq+ e Cultura Queer.

Un tema, fra l’altro, particolarmente sentito dall'artista, che proprio perché bullizzato, picchiato, ricattato e isolato, subendo violenze verbali, fisiche e sessuali, è stato costretto, come tanti altri, a lasciare la propria città di origine per ritrovare serenità e speranza nel futuro.

La performance, specifica Mette, vuole essere anche una forma di "protesta e provocazione nei confronti di quei politici italiani che non voglio portare a votazione il decreto legge (ddl Zan) contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo”.

(Unioneonline/v.l.)

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