Sono passati ormai 149 anni dai moti de "su connottu". Ma la città di Nuoro non vuole dimenticare una parte fondamentale della propria storia.

Questa mattina è avvenuta una rievocazione molto suggestiva di quella ribellione chiamata de "su connottu" (il conosciuto) e si è ripercorsa la parte finale di quei moti, quando il popolo di Nuoro, già stremato dalla povertà, si vedeva togliere con un editto, chiamato delle chiudende, le terre comuni utilizzate per il pascolo e per la legna.

La popolazione dell'epoca, inferocita, irruppe nel palazzo civico e bruciò mobili e soprattutto i documenti che attestavano la lottizzazione di quei terreni.
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