Apre domani, 21 aprile, a Milano – nella chiesa sconsacrata di San Sisto, nell’omonima via del centro – la mostra “Geometrie del ferro”, un’antologica dedicata alle opere di Stefano Soddu, artista cagliaritano classe 1946.

L’esposizione si sviluppa su due piani del museo dedicato al maestro Francesco Messina: l’inaugurazione è stata fissata dopo l’apertura al pubblico, il 3 maggio dalle 16 alle 20 con alle 18 la performance “Il Buio e la Luce”, della “Soprano d’Arti” Silvia Colombini, accompagnata al pianoforte da Asako Watanabe.

Si potranno ammirare, fino al 12 giugno, 24 sculture di grandi dimensioni in ferro che sono state realizzate tra il 200 e il 2019.

“Il punto iniziale del fare artistico di Soddu – spiega la nota di presentazione - è sempre un’improvvisa intuizione, quasi una folgorazione, dalla quale scaturisce il successivo processo creativo. Un percorso poetico ancorato alla storia intima e personale dell’artista sin da ragazzo, quando non faceva le cose ma le sognava, indissolubilmente figlio di una terra arcaica di acqua, di pietra e di cielo, aspra e dolce”.

Tutte le installazioni presentano una base geometrica nella quale l’artista inserisce un gesto informale, apparentemente “disarmonico” e di collisione con l’insieme, “ma che invece viene a esaltare la dimensione poetica dell’opera stessa, rimandando a un bisogno dell’Anima: possono essere i tagli irregolari dei grandi pannelli in ferro delle cinque opere dal titolo Percorso orizzontale e Percorso verticale, tutte del 2011; così come le barre di ferro piegate e inserite all’interno dei tubi che compongono i Ferristesi del 2019; o infine l’acqua, elemento alla base della vita, della Panchina bagnata del 2000 che accoglie i visitatori all’ingresso della ex Chiesa di San Sisto”.

L’artista cagliaritano, dal 6 al 24 maggio, sarà protagonista anche della mostra "Nuove Sperimentazioni 2021-2022" allo Spazio-studio Quintocortile in Viale Bligny 42, Milano.

(Unioneonline/s.s.)

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