A Laerru apre la Pinacoteca comunale d'arte contemporanea
Il pittore Pastorello ha donato parte dei dipinti e sculture di 35 artisti della propria collezionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una Pinacoteca d'arte contemporanea nel cuore dell'Anglona. Sabato a Laerru in via San Pietro n. 7 ("S'asilu ezzu") verrà inaugurata alle 17 la pinacoteca comunale dal sindaco Massimiliano Manca e dall'amministrazione comunale, lieti di annunciare la nascita di una pinacoteca comunale d'arte contemporanea: «La Pinacoteca nasce dalla donazione al Comune da parte del pittore Giovanni Manunta, in arte Pastorello, di una parte della sua collezione d'arte di dipinti e sculture di 35 artisti sardi e del resto d'Italia. Abbiamo accolto da subito la proposta, che crediamo possa avere ricadute positive nella nostra comunità, diventando occasione per costruire una rete con il territorio e non solo».
La direttrice della neonata Pinacoteca, Eleonora Angiolini, afferma: «Lavoreremo con l'obiettivo di coinvolgere il territorio, con progetti di respiro internazionale, per collocarci al centro del panorama dell'arte contemporanea».
L'artista sassarese Pastorello aggiunge: «La collezione della Pinacoteca è l'occasione per dare a Laerru la possibilità di diventare un centro per l'arte contemporanea e le sue ricerche più innovative. Linguaggi artistici che, oltre alla pittura, possano raccontare tanto il passato quanto il futuro di un piccolo Comune come Laerru».
Le opere esposte appartengono a questi 35 artisti: Adriano Annino, Silvia Argiolas, Cesare Baracca, Giovanni Blanco, Riccardo Camboni, Simone Carta, Francesca Casu, Riccardo Cavallini, Roberto Chessa, Erik Chevalier, Johnny Eroe, Roberto Fanari, Rachele Frison, Sergio Fronteddu, Silvia Idili, Maurizio L'Altrella, Tommaso Langiu, Tonino Mattu, Max Mazzoli, Silvia Mei, Federica Moi, Narcisa Monni, Pastorello, Vincenzo Pattusi, Paolo Pibi, Gianluca Pisano, Massimiliano Rausa, Michael Rotondi, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Chiara Seghene, Rachele Sotgiu, Aldo Tilocca, Giulio Zanet.