Libri come bussole per orientarsi nei “tempi nuovi”, parole come mappe per esplorare il presente. Dal 20 al 22 giugno, il Marina Cafè Noir riaccende la letteratura sotto il cielo d’estate di Cagliari con la sua ventitreesima edizione. Al Bastione si incontreranno scrittori da ogni parte del mondo, musica d’autore, performance e riflessioni che vanno dritte al cuore dei conflitti, delle trasformazioni sociali e dei sogni collettivi.

Organizzato come sempre dall’associazione Chourmo, il festival letterario più longevo della Sardegna porta sul palco alcuni dei nomi più forti del panorama culturale contemporaneo.

Tra gli appuntamenti più attesi spicca la presenza del premio Pulitzer Nathan Thrall, reporter da Gerusalemme, autore di "Un giorno nella vita di Abed Salama”, definito da J.M. Coetzee «le migliori pagine sulla Palestina mai scritte». A dialogare con lui, sabato 21, la giornalista Francesca Mannocchi, che sarà anche protagonista con il suo Lirica Ucraina, reportage di guerra premiato ai David di Donatello.

Le voci internazionali compongono una mappa narrativa di straordinaria ampiezza: dalla Scozia arriva Ali Millar con un romanzo oscuro e sensuale, Ava Anna Ada; mentre Lin Hsin-Hui, tra le più interessanti autrici di Taiwan, porta a Cagliari "Intimità senza contatto”, viaggio letterario ai confini tra umano, tecnologia ed ecologia.

Non mancano i grandi nomi italiani: Giancarlo De Cataldo, con una delle prime uscite del suo nuovo romanzo “Un cadavere in cucina”, sarà protagonista del reading “Killer food” insieme al premio Ubu Valentino Mannias. Con lui anche Viola Ardone, che completa la sua “Trilogia del Novecento” con Grande meraviglia e Andrea Staid, che propone una nuova visione ecocentrica della società con Dare forme al mondo.

A rivelare nuove promesse della narrativa, il festival accoglie Rosita Manuguerra, autrice del sorprendente Malanima (Feltrinelli) e riscopre il valore della divulgazione con l’Accademia Popolare, lezioni informali curate da docenti dell’Università di Cagliari.

A rendere il Marina Cafè Noir un festival meticcio e in continuo dialogo tra le arti è anche la musica: Bobo Rondelli, ultimo “maledetto” della canzone d’autore, porta a Cagliari le sue “storie assurde”, in compagnia della band Musica da Ripostiglio. Ogni giornata sarà aperta da una voce femminile: da Irene Loche ad Azzurra Parisi, fino alle armonie delle Balentes.

Il Festival è anche memoria viva, con omaggi speciali a tre giganti della cultura italiana: Sergio Atzeni, a trent’anni dalla morte, Emilio Lussu, nel cinquantesimo anniversario e Andrea Camilleri, nel centenario della nascita.

“Mappe dei tempi nuovi” è il tema di questa edizione. Spiegano i curatori Giacomo Casti, Donatella Mendolia e Francesco Scanu: «Usare i libri come strumenti per orientarsi nel mare magnum delle nuove narrazioni e dei nuovi dolori è oggi più che mai necessario. Le storie servono a capirci e a capirli, questi tempi».

(Unioneonline/Fr.Me.)

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