Pubblichiamo oggi il commento di una nostra lettrice relativo alla notizia di una mamma disabile cui è stato impedito l'accesso con l'auto alla seconda spiaggia di Porto Pino, in località Sant'Anna Arresi.

La lettrice si augura che episodi del genere non debbano ripetersi, e si congratula con il sindaco per la pronta risposta.

**************************

Gentile redazione,

vi scrivo poiché sono rimasta particolarmente colpita, e indignata, dalla notizia apparsa oggi sulle pagine del vostro quotidiano e relativa alla denuncia di Francesca Lampis, giovane e combattiva mamma disabile di San Giovanni Suergiu, che domenica non ha potuto raggiungere con l’auto la seconda spiaggia di Porto Pino, in località di Sant’Anna Arresi, perché bloccata al passaggio da una catena e due pesanti lucchetti, sistemati dal Comune. Scrivete nell'articolo: "Mi sono sentita umiliata – ha commentato Francesca – e soprattutto nel vedere mia figlia piangere davanti a quella situazione".

Leggo che il sindaco Teresa Pintus è già intervenuta per risolvere il problema, segnalando che la decisione di chiudere l’accesso alle auto è stata dettata da un uso improprio, nel recente passato, dei pass riservati ai disabili.

Credo che situazioni di questo tipo non debbano in alcun modo ripetersi, perché non è giusto che per l’inciviltà di alcuni si debba togliere la libertà, perché di questo si tratta, ad altri. E intanto faccio le mie congratulazioni per la pronta risposta al sindaco, che non conosco ma la cui sensibilità al femminile mi fa sperare prenda seri provvedimenti nella tutela dei diritti dei più deboli.

Gabriella P. - Iglesias

***********************************

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie; non necessariamente ne condivide il contenuto riportato dai lettori che si assumono la responsabilità di quanto scrivono)
© Riproduzione riservata