"Un Paese senza scuola è un Paese che ha fallito"
"Prima della didattica a distanza, perché non valutare altre alternative praticabili?"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Cara Unione,
la variante inglese del Covid è molto più contagiosa e infetta maggiormente i bambini che, come purtroppo si sta constatando in queste ore, non solo la veicolano, ma ne subiscono i sintomi, a volte molto gravi.
E così in molti corrono ai ripari, come la Campania che ha decretato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Ma se la didattica a distanza è l'ultima spiaggia considerabile, non si sarebbero prima potuti abbassare notevolmente i rischi, dimezzando le classi in due turni, garantendo un reale distanziamento, eliminando la mensa in presenza?
Quello che poi appare sorprendente è che laddove le scuole per precauzione chiudono, quelle dell'infanzia e i nidi restano spesso aperti, quasi come se in queste fasce di età il virus non circolasse. E senza alcun rispetto per gli insegnanti esposti a considerevoli rischi.
La scuola è dunque il luogo in cui costruire un sapere collettivo in una comunità educativa, che sa riflettere e crescere, o un parcheggio, anche a basso costo?
Speriamo arrivino in merito soluzioni immediate e concrete. Perché un Paese senza scuola è un Paese che ha fallito.
Grazie dell'attenzione".
A.M.
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