Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore circa il possibile impiego, nella lotta agli incendi, di torrette di avvistamento e di robot-droni, per un'invio tempestivo di immagini e segnalazioni alle autorità competenti.

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"Gentile redazione,

il 2017 credo passerà alla storia come uno degli anni più caldi e caratterizzati, a causa degli incendi, dalla distruzione più estesa del patrimonio boschivo della Sardegna.

Credo altresì si tratti di un inevitabile effetto del cambiamento climatico, e che caratterizzerà, dunque, anche gli anni a venire.

Mi chiedo allora perché non si stia pensando a soluzioni di facile attuazione per arginare e prevenire il rischio incendi, e per evitare così di avere in pochi anni un'isola completamente bruciata.

In particolare, credo sarebbe utile creare delle torrette di avvistamento nelle località a più alto rischio. E gli addetti alla sorveglianza potrebbero essere muniti, oltre che del binocolo, anche di un robot-drone, da inviare immediatamente sul posto affinché possa fotografare la zona interessata - e possibilmente anche i piromani - inviando in tempi rapidi le immagini e le coordinate della zona sia al personale addetto allo spegnimento sia alle forze dell’ordine, per un arresto del piromane.

Credo si tratti di semplici procedure - e in particolare in un’Isola che credo vanti la maggior concentrazione di droni dell’intero Paese - ma che potrebbero risultare utili a limitare i danni e a scoraggiare e non invogliare più i criminali ad incendiare i boschi".

Antonio De Iorgi

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