“Cara Unione,

non sono un ‘no-vax’ e tantomeno un ‘no green pass’, anzi credo di potermi annoverare nelle fila dei maggiori sostenitori della campagna vaccinale e della massima prudenza nella lotta al Covid.

Tuttavia, ho letto con grande preoccupazione delle anticipazioni circa la possibile nuova stretta del Governo, che prevede fra le altre misure di contenimento del Covid l’ipotesi dei tamponi obbligatori, anche per vaccinati, per cinema e teatri.

Credo che queste attività siano tra quelle che più sono state colpite dalla pandemia da Covid-19, e porre questa nuova clausola per i frequentatori delle sale adibite agli spettacoli sarebbe, a mio avviso, la definitiva condanna a morte.

Chi mai per assistere a un film, il cui costo in sala si aggira attorno agli otto euro almeno a persona, potrebbe o vorrebbe sostenere anche il costo di un tampone? 

Spero che Draghi ponderi con grande attenzione questa misura, perché non è possibile colpire in questo modo gli esercenti già stremati da quasi due anni di pandemia”.

E.O. – Cagliari

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