“Cara Unione,

scrivo in quanto figlia di una paziente degli ospedali di Sassari. Mia madre è attualmente ricoverata, malattia polmonare dovuta a Covid. Dopo 24 ore nel nostro pronto soccorso d'eccellenza, secondo il signor Nieddu, nessun briciolo di umanità in coloro che si sarebbero dovuti occupare di lei.

Un giorno in un lettino con le sponde senza poter scendere e senza nessuno che la portasse in bagno. Per ben 3 volte mi sono dovuta avvicinare all'ospedale per sollecitare un intervento. Niente pasti o bicchiere d'acqua.

Fortunatamente mia madre è indipendente, ha il cellulare e io mi sono recata presso la struttura con acqua e cibo che irrimediabilmente le mettevano lontano dal letto costringendomi a tornare per sollecitare ad avvicinarle almeno l'acqua.

Adesso è ricoverata in un reparto e dopo la richiesta di essere accompagnata in bagno perché ha con sé la bombola di ossigeno, per tutta risposta ieri pomeriggio le hanno messo un pannolone umiliandola.

Non credo sia un buon motivo la tanta sbandierata carenza di personale per giustificare la mancata empatia o assolvimento dei propri compiti. Se non si è portati a svolgere una mansione è meglio darsi ad altro che compromettere la stabilità già labile di anziani in ospedale".

Rosa Rossana Melis

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