“Cara Unione,

Torre delle Stelle, splendida località balneare ma anche residenziale, sita nel comune di Maracalagonis, comune incapace di valorizzarla e tutelarla come meriterebbe, ha numerosi e seri problemi, che richiederebbero ben più di questa breve lettera per essere descritti, ma oggi mi soffermo su uno in particolare, che mette in luce tutte le mancanze di questa amministrazione, che con la sua inazione mette a rischio chi ci vive e lavora: mi riferisco all'alta velocità dei veicoli sulle strade del villaggio, e al perenne rifiuto del comune di adottare le soluzioni richieste innumerevoli volte dai residenti, cioè l'installazione dei dissuasori di velocità.

Nelle strade del villaggio, in buona parte sterrate e/o prive di marciapiedi, infatti, moltissime macchine, camion, furgoni dei corrieri, persino mezzi della raccolta differenziata del comune, viaggiano a velocità folli, alle quali si stenta a credere se non le si vede con i propri occhi. Con l'arrivo della bella stagione e del maggior traffico, turistico e locale, il problema raggiunge poi livelli davvero preoccupanti.

Una situazione di una pericolosità estrema sia per gli altri veicoli che, soprattutto, per le tante persone che percorrono le strade a piedi, spesso con bambini, passeggini e animali al seguito, e che solo per pura fortuna non ha ancora causato incidenti che abbiano coinvolto le persone (mentre incidenti che hanno coinvolto dei veicoli, quelli sì che ci sono stati).

Da anni il comune è stato avvisato, in ogni modo possibile e da tantissimi residenti, della necessità di installare dei dissuasori di velocità, o dei passaggi pedonali rialzati, richieste formali e informali sono state inviate all'intera amministrazione, dal sindaco in giù, ma le poche volte che si è ricevuta una risposta ci si è sentiti dire che non si possono installare perché le norme vigenti vietano di installarli nelle strade principali dove potrebbero creare problemi alle eventuali ambulanze di passaggio.

Se è vero che il codice della strada prevede che i dossi non siano installati dove possono creare problemi ai veicoli di soccorso, è anche vero che questa valutazione è demandata a chi amministra la strada, ed è evidente a tutti che esistono ormai consolidate prassi e giurisprudenza in merito, e che i dossi o i passaggi pedonali rialzati sono installati, nei modi dovuti, praticamente ovunque, tanto più in zone residenziali con strade strette, dove i limiti di velocità sono di 30 Km/h, dove quindi i dossi non creerebbero fastidi agli eventuali mezzi.

Se fosse come dicono loro, infatti, comuni come Cagliari e Quartucciu, giusto per fare qualche nome, che hanno installato anche di recente dissuasori e passaggi rialzati a ripetizione anche su strade principali usate dai mezzi di soccorso, ma praticamente i comuni di mezza Italia, starebbero violando la legge, e solo il comune di Maracalagonis sarebbe nella legalità.

Paradossalmente, se fosse come dicono loro, si starebbero contraddicendo da soli, perché in alcune strade principali di Torre i dissuasori sono stati installati in passato, e alcuni sono ancora lì, mentre altri sono stati divelti per pavimentare una strada e mai riposizionati.

È evidente a chiunque che questa sia una scusa bella e buona, uno di quei casi classici in cui le norme quando fa comodo si applicano alla lettera e quando fa comodo si interpretano, sistema usato spesso dai pubblici amministratori per giustificare la propria inazione, in particolare quando non si vogliono spendere (pochi) soldi per risolvere problemi che non interessano e che non portano consenso.

Sarebbe ora che il sindaco e la sua amministrazione si rendessero conto che non possono continuare ad utilizzare Torre delle Stelle come un bancomat dal quale prelevare enormi risorse da IMU e tasse varie, che costituiscono una parte rilevante del loro bilancio, per poi restituire al villaggio e a chi vi risiede solo le briciole in termini di infrastrutture, servizi e assistenza a chi nel villaggio vive.

Sarebbe ora che chi da anni si lamenta per le mancanze dell'amministrazione non venisse trattato come un noioso scocciatore, da ignorare o al quale dare di malavoglia una risposta piccata e infastidita, ma considerato come una risorsa per conoscere i problemi del territorio e risolverli, come dovrebbe fare una corretta amministrazione.

Sarebbe ora che si comportassero come dovrebbe comportarsi una pubblica amministrazione, e che rispondessero alle richieste e alle esigenze dei propri cittadini.

Finora mi sono sentito cittadino di Mara solo il 16 giugno e il 16 dicembre, quando si deve pagare l'IMU, per poi essere ignorato e trattato con fastidio nel resto dell'anno”.

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