«Cara Unione,

apprendiamo con rammarico e stupore dalle pagine del suo quotidiano che anche quest’anno, a dispetto di quanto disposto dalla legge Regionale n. 17 del 22 novembre 2021, la stessa Regione si appresta a derogare alla legge sul fermo pesca dei ricci di Mare.

Quanto sta avvenendo dimostra una schizofrenia istituzionale, dove a dispetto di una legge ben fatta - ma mai attuata completamente - la stessa classe politica ne rinvia l’applicazione in tutte le sue parti e soprattutto nella parte che riguarda gli interventi a sostegno dei pescatori  professionali con il loro reinserimento nelle attività di monitoraggio nel periodo di fermo pesca.

La tutela dei ricci di mare è fondamentale per garantire la sopravvivenza e la sostenibilità della stessa pesca. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad un incremento del loro prelievo, a causa dell'aumento della domanda di ricci freschi sul mercato. Questo ha portato ad una diminuzione delle stesse popolazioni di ricci così come evidenziato dalla stessa legge regionale emanata nel 2021.

Come Associazione impegnata nella tutela del mare e in progetti di educazione ambientale rivolti soprattutto ai giovani della Sardegna, non possiamo che biasimare questi atteggiamenti difficilmente spiegabili soprattutto alle nuove generazioni, in aperta contraddizione con il principio di sostenibilità.

Cordiali saluti».

Pietro Caredda – Presidente Associazione Marevivo di Cagliari

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