«Patologie mentali e lavoro, binomio inconciliabile»
«Chiunque sia affetto da patologie mentali ha comunque un enorme potenziale e tanta creatività, quindi, se stabile, perché deve essere escluso dal mondo del lavoro?»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
scrivo per segnalare le difficoltà nel trovare lavoro di chi è affetto da una patologia mentale.
Chi è curato nei centri di salute mentale pubblici non avrà, ad esempio, mai accesso alle mansioni e alle occupazioni lavorative del settore pubblico. E non parliamo delle difficoltà nel trovare un’occupazione anche nel settore privato, a causa di stereotipi e pregiudizi.
Tutto questo ha come conseguenza l'assistenzialismo e l'esclusione da una vita piena del paziente, che resterà per sempre paziente e non avrà mai un'identità lavorativa.
Ricordiamo che chiunque sia affetto da patologie mentali ha comunque un enorme potenziale e tanta creatività, quindi, se stabile, perché deve essere escluso dal mondo del lavoro?
Grazie dell'attenzione».
Lettera firmata (*)
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