“Cara Unione,

in questo ultimo periodo si è fatto un gran parlare del ritorno della scuola di ogni ordine e grado in presenza, ma purtroppo alle parole non è seguita un'adeguata preparazione che potesse conciliare il rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio.

Lo scorso anno accademico numerosi studenti fuorisede dell'università di Sassari hanno dovuto sostenere inutilmente ingenti spese di affitto poiché a sole due settimane dall'inizio delle lezioni la didattica in presenza è stata sospesa, ma ovviamente non è stato possibile sospendere i contratti di affitto unilateralmente.

A circa un anno di distanza, il 20 settembre riceviamo dell'Uniss il calendario delle lezioni, il cui inizio è previsto per il giorno 4 ottobre (piccola nota, la casa dello studente per i beneficiari è disponibile dal 9 ottobre). Il giorno 28 settembre scopriamo poi che l'applicazione che permette di prenotare la presenza in aula consente la prenotazione di un numero di posti inferiore alla metà degli studenti del nostro corso di laurea, la facoltà di Infermieristica.

Numerose richieste a vari livelli della gerarchia universitaria Uniss sono servite solo a capire che di fatto ad oggi l'Uniss non sa come e forse neppure quando le lezioni partiranno.

Come studenti noi pensiamo che sia veramente indegno che a quattro giorni dal possibile inizio delle lezioni non si sappia se e come queste inizieranno: dietro ogni matricola c'è una persona con una sua storia, una famiglia, ci sono sacrifici personali ed economici e c'erano anche dei sogni”.

Alcuni studenti dell’Università di Sassari – lettera firmata*

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