“Cara Unione,

reagendo all'aggressione non provocata e immotivata dalla Russia contro l'Ucraina, uno stato sovrano e indipendente nel continente europeo, e contro tutto quello che per noi è più caro - la pace, la democrazia, i diritti umani - tutto il mondo si è unito come mai prima. Cogliamo l'occasione per esprimere il nostro più sincero ringraziamento all'Italia e a tutti gli italiani per la solidarietà, il sostegno e l'aiuto al popolo ucraino.

E vi chiediamo di non fermarvi. Vi chiediamo di non arrendervi. Vi chiediamo di fare di più - di mostrare la leadership di cui l'Italia è capace e di contribuire con tutti i mezzi possibili per fermare questa aggressione atroce, alla quale stiamo tutti assistendo in diretta da ormai troppi giorni.

Tantissime aziende leader mondiali nel loro settore hanno sospeso o interrotto i rapporti con la Russia. Le imprese globali eticamente e socialmente responsabili prendono le distanze in modo chiaro e inequivocabile rifiutandosi quindi di finanziare, anche indirettamente, questi crimini contro i nostri valori.

L'Italia è parte del mondo liberale interconnesso in cui la concorrenza commerciale globale è aspra e le alternative sono tante in tutti i settori - dall'automobilistico al design, dalla moda all'enogastronomia e turismo. Il mondo democratico osserva attentamente le scelte aziendali in questo momento storico ed è ineludibile che l'esitazione tra ciò che è giusto e ciò che è utile possa portare i costi reputazionali a lungo termine maggiori dei profitti di oggi.

Perciò ci appelliamo ai portabandiera del Made in Italy, affinché non permettiate che il guadagno prevalga sulle vite umane. Non permettete che i beni e i servizi dei quali noi oggi beneficiamo aiutino questa guerra. Non permettete che il Made in Italy diventi il Made for Blood.

Facciamo tutto il possibile e facciamolo insieme, uniti, per sconfiggere questa atroce aggressione a tutto quello che per noi è di più caro - la democrazia, la libertà, i diritti umani”.

Daiva Lapėnaitė – Presidente Comunità Lituana in Sardegna

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