"Cara Unione, 

volevo condividere con voi il mio apprezzamento per il messaggio di fine anno, l’ultimo come sta ripetendo in tutti i modi, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

L’ho atteso con curiosità e devo dire che mi sono commosso. Prima ancora che iniziasse a parlare ho avvertito in modo estremamente empatico nonostante la barriera del televisore la sua emozione, seppur discreta e sostenuta. Sono stati quindici minuti intensi in cui a mio parere non è mancato nulla.

La fiducia nel futuro post-pandemico (‘Sono certo l'Italia ce la farà’), la condanna ai no-vax (‘Sprecare l’opportunità dei vaccini è un'offesa a chi non l'ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla), il tocco personale (‘Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo’), l’appello alla responsabilità (‘Dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria’) e il meraviglioso messaggio ai giovani con le parole di una lettera agli studenti del professor Pietro Carmina, una delle vittime del crollo di Ravanusa (‘Voi non siete il futuro, siete il presente’).

Mentre il totonomi impazza per il suo successore, mi auguro con tutto il cuore che chiunque sia sarà all’altezza di salire al Quirinale dopo una personalità così di spicco. Gli italiano lo meritano.

Grazie per l’attenzione”.

Gavino – Villaputzu

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