“Cara Unione,

nel  febbraio del 2020 la cooperativa che ad Alghero gestiva la biglietteria ARST al terminal dei bus ha chiuso in maniera definitiva creando non pochi disagi all’utenza locale e turistica.

Il primo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, nel marzo del 2020, ha ulteriormente amplificato questi disagi, tanto da rendere necessario, anche su richiesta della stessa ARST, uno sforzo da parte delle edicole aderenti al fine di provvedere alla distribuzione dei tagliandi di viaggio, sia gli urbani già normalmente commercializzati che le varie tratte extraurbane normalmente appannaggio della biglietteria ARST.

Questo sforzo da parte di alcune edicole di Alghero, tra le quali quella dello scrivente, implica il pagamento anticipato dei biglietti alla Servizi in rete 2001 srl di Roma che ha la gestione della produzione e commercializzazione degli stessi per conto di ARST, il tutto senza avere uno storico di vendita per poter calibrare gli ordini e con l’ulteriore penalizzazione della distanza dal fornitore che implica un tempo medio di attesa di 3 giorni tra ordine e ricezione della merce.

Naturalmente dovendo cercare di coprire almeno 9 tratte differenti e gli abbonamenti relativi, l’esposizione economica per le edicole è diventata importante.

Ancora una volta si è dimostrata l’importanza delle edicole sempre aperte durante i lockdown e le localizzate zone rosse e capillari nella loro distribuzione nel tessuto urbano.

Tra alti e bassi si è dunque riusciti a mantenere un servizio sufficiente sino ad ora ma da novembre 2021, e ne siamo stati informati solo dopo la mancata consegna di un ordine, non saranno più disponibili gli abbonamenti in forma cartacea ma solo in quella elettronica tramite app per lo smartphone o emessi dal servizio LIS appannaggio dei tabaccai.

Come spesso accade quando finisce l’emergenza, e sulla sua reale fine si dovrebbe andare un po’ cauti, la nostra categoria viene subito dimenticata e relegata nel limbo dell’incertezza.

Chiedendo spiegazioni all’ufficio preposto dell’ARST, manifestando anche la problematica evidente creata all’utenza degli anziani, massimi fruitori del servizio pubblico cittadino e non certo avvezzi all’uso della tecnologia ma abituati al ritiro degli abbonamenti cartacei nella propria edicola di fiducia, sono stato informato che la rivoluzione dell’eliminazione degli abbonamenti cartacei sarebbe continuata ed ultimata all’inizio del 2022 con l’eliminazione totale dei biglietti in tale forma.

Tutto questo avvenuto ed avviene senza nessun tipo di preavviso alla nostra categoria o possibilità di dialogo per il ripristino almeno degli abbonamenti per gli anziani. Il cambiamento avviene, sempre comunicato dall’ufficio ARST, per uniformarsi alla modernità di altre realtà.

Inevitabilmente devo considerare che la modernità di altre realtà è espressa in maniera assolutamente diversa da questa: la modernità, a mio avviso, è avere mezzi che partono e che arrivano sempre alle loro destinazioni, la modernità è avere un orario ad ogni fermata in modo tale di informare l’utenza della frequenza delle corse, la modernità è disporre di un display ad ogni fermata che informa del tempo di attesa reale per la prima corsa utile di passaggio ma questa per noi apparirebbe più come fantascienza e, guarda un po’, in modernità, come ad esempioa  Milano, è tuttora possibile acquistare il biglietto cartaceo nelle edicole, tutelando chi non è sufficientemente tecnologico e chi necessita di informazioni o consigli per la scelta del biglietto.

In definitiva quello che auspico è che si rispetti la nostra categoria non solo durante le emergenze ma anche e soprattutto dopo di esse, e che si tutelino le categorie deboli dell’utenza anziché sacrificarle in nome di una modernità che si dovrebbe manifestare, forse, in altro modo”.

Claudio Mura – Edicola Badalotti Alghero

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