“Cara Unione,
sono una 35enne cagliaritana, madre di un bimbo di due anni e dunque poco più grande di Daniele, il piccolo di soli quindici mesi travolto e ucciso in via Cadello a Cagliari mentre era a passeggio con la sua mamma. 

Sono anche una madre che tante volte è transitata con il suo bimbo proprio su quel tratto di strada, per andare nel parco lì accanto dove forse, chissà, il mio sguardo e quello della mamma di Daniele si sono qualche volta incrociati.

Se quanto accaduto è una tragedia che toglie il fiato, mi permetto di aggiungere è anche una tragedia che poteva e doveva essere evitata.
Chi come me vive a Cagliari sa bene che in quella strada si corre troppo, e che gli attraversamenti non sono sicuri. Una strada maledetta, dove nel corso degli anni non sono mancate tragedie e incidenti.

E dunque se oggi è il giorno del cordoglio, sentito e sincero, di una città intera, l’auspicio è che questo comune dolore possa trasformarsi in un altrettanto unanime impegno a far sì che simili tragedie non possano e debbano più ripetersi.

Mi rivolgo ai nostri decisori pubblici: noi cittadini aspettiamo azioni concrete, e non le aspettiamo domani. Le aspettiamo ora, perché purtroppo è già troppo tardi.

Grazie dell’attenzione”.

Francesca M. – Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduz

© Riproduzione riservata