«Cara Unione,

siamo i genitori di S.S., una bambina presa in carico nel servizio pubblico della azienda ASL di Lanusei nel 2018/19, quando l’Azienda poteva contare su un professionista come il dottor Davide Intilla.

Oggi scriviamo proprio per rivolgere al dottor Intilla un caloroso saluto e il nostro più sentito ringraziamento, sottolineando purtroppo che da quando lui si è trasferito abbiamo subito un forte senso di smarrimento che tutt'ora viviamo .

 Perché  i professionisti a "tuttotondo" sono sempre più rari.

La nostra bambina fortunatamente sta meglio, abbiamo la malattia sotto controllo, attualmente siamo seguiti a Reggio Emilia, in un Centro di eccellenza, e a Cagliari dalla dottoressa Gherardini, altra grande professionista. Insomma procediamo con la consapevolezza che dobbiamo convivere con questa malattia, con la speranza che la medicina trovi nuove soluzioni e nuove alternative. 

Non dimenticando da dove siamo partiti, da un dottore oculista che ci ha sostenuto, supportato e ha avuto l'umanità di annunciarci con estrema delicatezza che avremmo dovuto percorrere una strada lunga e impegnativa.

Ricordiamo i modi gentili, umani ed empatici del dottor Intilla, quando in un giorno qualunque siamo stati travolti da un uragano di emozioni e paure. Ricordiamo la sua determinazione professionale, la sua generosità, la sua capacità di lavorare in équipe, di trasmettere sicurezze a due genitori smarriti e estremamente impauriti.

Caro dottore, speriamo che nel territorio in cui Lei attualmente esercita le venga riconosciuto il giusto merito.

Perché i professionisti come Lei vanno preservati e custoditi, e perché noi pazienti non siamo  semplicemente un numero e meritiamo di essere trattati come Lei ha trattato noi e soprattutto la nostra bambina.

Certi di aver perso nel nostro territorio un vero professionista auguriamo a Lei e alla sua famiglia buona vita.

Con enorme gratitudine».

I genitori di S.S.

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