“Cara Unione,

si aprono oggi le votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica. 

Il Presidente uscente, Sergio Mattarella, ha dimostrato in questi anni di essere un vero statista.

Ha rappresentato senza scheletri nell'armadio gli ideali di libertà, di giustizia, di protezione sociale, di solidarietà e di sviluppo della persona. Un Presidente, capace di costruire un ordinamento fondato su ineludibili diritti e doveri comuni.

Ci ha sempre donato lezioni di democrazia e solidarietà.

Ha difeso il terzo settore, dove esistono realtà ‘che hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e che suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli’.

Ci ha sostenuto con messaggi di speranza, invitandoci a non relegare i sogni e le speranze nella ‘sola stagione dell'infanzia’. 

Ci ha ricordato di non avere ‘timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società’. 

Le sue parole spesso ci hanno fatto dimenticare la dimensione dell'odio, facendoci riabbracciare quella del rispetto e della solidarietà.

Ci ha ricordato che il lavoro non è soltanto un mezzo per vivere, ma anche un valore in sé, perché contribuisce a realizzare la nostra umanità, ci fa sentire utili alla società e agli altri, contribuendo così a dar significato alla nostra esistenza.

Ha fortemente ricordato a tutta la società civile che l'impegno dell'occupazione di tutte le forze disponibili, è un dovere centrale dell'azione degli uomini di governo, politici, dirigenti sindacali ed imprenditori e, le autorità responsabili, sono preposte perché mettano mano ai provvedimenti necessari a garantire ai lavoratori la giusta retribuzione e la stabilità: un invito forte a un impegno costante per tutti gli operatori del mercato del lavoro, in modo tale che fondare la nostra Repubblica sul lavoro, non rimanga solo un principio scritto nel primo articolo della nostra Carta Costituzionale.

Quando i grandi elettori voteranno pensino ad un profilo del genere”.  

Andrea Zirilli 

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