Pubblichiamo oggi la risposta del sindaco di San Gavino Monreale alla segnalazione di un cittadino in merito ad una strada del territorio comunale abbandonata da anni all'incuria e al degrado.

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"Gentile redazione,

scriviamo per fornire riscontro alla 'lettera del giorno' inviata dal gentile cittadino Danilo Scanu, residente in San Gavino Monreale, alla redazione de 'L'Unione Sarda' e pubblicata nella sezione '#CaraUnione' in data 17 aprile 2018.

Spiace assistere per l'ennesima volta al sorgere di polemiche in cui vengono imputate all'attuale Amministrazione colpe, mancanze e inadempienze relative a criticità pluridecennali, che, ignorate o trascurate nei tempi addietro, sono state affrontate con successo o si stanno affrontando in maniera risoluta fin dal nostro insediamento.

Innanzitutto, credo di poter affermare senza pericolo di smentita che la disponibilità di questa Amministrazione all'ascolto e al dialogo nei confronti della cittadinanza è sempre stata totale, che il sottoscritto è sempre presente nel Palazzo Comunale, come nelle vie del paese, e che, per di più, praticamente mai abbiamo pronunciato un 'no' di fronte alle richieste dei cittadini, a meno che queste non confliggessero con normative o vincoli di bilancio.

In secondo luogo è doverosa un'importantissima precisazione: la strada a cui si riferisce il gentile Sig. Danilo Scanu appartiene alla categorie delle strade vicinali e ciò comporta tutta una serie di considerazioni.

La strada vicinale è una strada che si trova al di fuori del centro abitato e, fattore determinante, è di proprietà privata: infatti è costituita ex collatione privatorum agrorum, cioè mediante conferimento delle aree da parte dei proprietari dei fondi latistanti e dei fondi in consecuzione. Le strade vicinali, poi, possono assumere carattere pubblico per iure servitutis, ovvero come servitù, esclusivamente nel momento in cui adducono a luoghi pubblici di interesse generale e vengono utilizzate abitualmente dalla generalità dei cittadini.

Solamente in tal caso le strade vicinali vengono assimilate alle strade comunali e per esse il Comune è tenuto a concorrere alla spese di manutenzione, in misura pari a un minimo di 1/5 fino a un massimo di 1/2 dei costi (art. 3 d.l. lgt. n.° 1446/1918), a seconda dell'importanza della strada; il resto delle spese è invece a carico di un consorzio fra i proprietari dei fondi che ne usufruiscono, obbligatoriamente costituito.

Si badi bene che la qualificazione di una strada come di uso pubblico discende non tanto dal fatto che su di essa possano transitare persone diverse dal proprietario o dal fatto che essa si colleghi ad una pubblica via, quanto piuttosto dall’essere funzionale al servizio di un'amplia collettività di utenti.

Ebbene, la strada a cui si riferisce il gentile Sig. Scanu, oltre ad essere vicinale, non possiede carattere pubblico, cosa che, tecnicamente e legalmente parlando, esime il Comune da ogni intervento e lo scagiona da ogni accusa di grave incuria. Laddove si arrivasse comunque a dimostrare il carattere pubblico della suddetta strada, si rammenta che il Comune sarebbe chiamato a pagare solo una frazione dei costi di manutenzione e che dovrebbe preventivamente esistere un consorzio di proprietari a cui fare riferimento.

Appurato ciò, è mia premura sottolineare che la sensibilità di questa Amministrazione farà sì che, compatibilmente con gli altri interventi programmati e con le tempistiche previste, il Comune prenda in considerazione le esigenze del nostro concittadino. Tuttavia, relativamente all'azione auspicata dal gentile Sig. Scanu, è necessario far presente che gli interventi manutentivi, molti dei quali attendono una realizzazione da addirittura decenni, per essere avviati richiedevano che terminasse il periodo delle piogge, il quale, appena conclusosi, quest'anno si è protratto più del consueto. Ugualmente bisogna prendere atto che il programma d'interventi per la viabilità rurale, per il quale sono stati stanziati più di 100mila euro, darà priorità a quelle strade extraurbane che conducono a locali, ambienti e sedi ospitanti attività produttive e commerciali.

Nondimeno il nostro impegno verrà profuso per far sì che le risorse vengano gestite in modo da soddisfare anche le richieste dei privati cittadini residenti in strade vicinali di proprietà privata.

Infine, è nostra precisa intenzione prestare aiuto e assistenza a tutti i cittadini che a vario titolo possano averne bisogno, sebbene lanciamo un appello alla solidarietà, responsabilità, pazienza e buon senso di ogni membro della collettività".

Carlo Tomasi - Sindaco di San Gavino Monreale

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