Pubblichiamo oggi la segnalazione di una lettrice relativa al reparto di neonatologia della Gallura, atteso e promesso entro il 31 gennaio 2018 ma ancora non funzionante.

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"Gentile redazione,

sabato 27 gennaio scorso all'Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la mia città, è nato il mio caro nipotino. Voi che leggete, vi direte: un dolce evento, certo, ma perché raccontarlo a un giornale? Già perché?

In realtà è per un diritto che la Sanità ha tolto a noi cittadini, e io insieme alla mia famiglia e alla popolazione di tutta la Gallura vorremmo riavere il reparto di neonatologia funzionante, perché i nostri bambini devono avere assistenza fin dalla 34° settimana anche con patologie.

Mio nipote è nato del peso di 1kg e 950, e per soli 50 grammi lo hanno dovuto trasferire a Sassari proprio perché qui non c'è più il personale infermieristico per accudire e dare assistenza ai piccoli nascituri. Sottolineo che mio nipote è nato sanissimo, e per questo vorrei ringraziare tre medici meravigliosi, il ginecologo che ha seguito mia figlia in tutta la gravidanza con dedizione e scrupolo tanto da ricoverarla al momento giusto quando stava iniziando la gestosi, un altro ginecologo, che tempestivamente mentre controllava il tracciato si è accorto che il bambino aveva fatto un nodo nel funicolo e non respirava bene, facendole il taglio cesareo senza complicazioni per mamma e figlio, e poi il nostro medico di famiglia, che l'ha supportata, ascoltata con tanta pazienza e aiutata psicologicamente dandole dei consigli preziosi. Grazie a tutti.

Ora, però, vorrei con grande amarezza urlare ai politici e all'Assessore che ha promesso la riapertura, con il personale necessario, del reparto di neonatologia entro gennaio 2018, che oggi è il 2 febbraio, e ancora non è successo niente.

Cari signori politici, Vi chiedo di fare una riflessione: pensate alle mamme che appena partorito il loro piccolo, ancora disorientate, ansiose, preoccupate, si vedono strappare il piccolo fagottino senza capire e spesso non possono raggiungerlo immediatamente. I piccoli, fra l'altro, in questo modo non sono messi in condizioni di essere nutriti del prezioso latte materno, ancora più prezioso nel caso di nati anzitempo.

Le elezioni sono vicine, mettetevi una mano sul cuore, abbiamo bravi medici, aiutateli dando loro il personale infermieristico necessario affinché facciano sempre meglio.

Ringraziando per l'attenzione, attendo fiduciosa".

Maria Antonietta Pala -Olbia

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