“Cara Unione,

sono un italiano residente da alcuni anni in Germania. Amici e colleghi lassù mi chiedono spesso perché ho lasciato questo ‘paradiso’ per andare a vivere lì. Di solito rispondo che ci sono pro e contro da entrambe le parti, ma da oggi, purtroppo, ho qualche dubbio in più.

Durante le usuali vacanze in Sardegna ho contratto il Covid. Sono stato in una farmacia di Arzachena, segnalata online sul sito della Regione Sardegna ma non hanno potuto fare il test ‘perché il medico non è presente’. Da quando il test rapido necessita di un medico? Ho chiesto se potevano indicarmi un altro posto/farmacia dove effettuare un test rapido e mi hanno detto che non avevano questa informazione. Ma come, lavorate in una farmacia, abbiamo una pandemia in corso da due anni e non sapete queste cose elementari?

Alla richiesta di un posto dove fare un test PCR/molecolare mi hanno dato solo indicazione di un centro medico privato ad Arzachena dove un test di quel tipo, prenotabile online, costa 185€! (30€ per il rapido). Secondo il sito della Regione Sardegna esistono solo 7 centri in tutta la Sardegna (!?) per i test molecolari e quello di Arzachena non è citato. Alla fine sono riuscito a prenotare un test molecolare a Olbia per 60€.

Trovare informazioni, online o di persona, è stato difficile per me che sono italiano. Per un turista straniero che si trovasse qui con lo stesso problema sarebbe praticamente impossibile. Tra l’altro, anche la guardia medica turistica (Cannigione/Arzachena), disponibile fino a pochi anni fa è stata “razionalizzata”.

A Lipsia, dove abitiamo, i test rapidi sono effettuati in appositi test center e sono stati gratuiti per tutti i cittadini per due anni. Da un mese a questa parte costano 3€. Tutti i ragazzi vengono testati gratuitamente a scuola tre volte alla settimana. Entrambi i datori di lavoro forniscono a me e a mia moglie dei test gratuiti per tutti i giorni in cui siamo al lavoro. I test rapidi si comprano al supermercato (non solo in farmacia) a meno di 1€. Quando mia figlia è risultata positiva al test rapido ha potuto effettuare gratuitamente un test molecolare in ospedale.

In Italia testarsi sembra essere un lusso per persone abbienti. Con tutte le ovvie conseguenze sull’affidabilità dei numeri ufficiali e relative politiche di contrasto.

Aggiungo che un albergo in cui avevo prenotato un soggiorno si è rifiutato di rimborsarmi il costo. Una persona con meno scrupoli avrebbe semplicemente mantenuto la prenotazione, andando in giro a infettare altre persone in albergo e in ristoranti vari. In pratica, agendo in maniera responsabile e nell’interesse della comunità ho ricevuto un danno economico. In Germania avrei avuto la possibilità di una cancellazione gratuita.

Scusate lo sfogo, l’Italia (e la Sardegna!) rimane un posto bellissimo ma…”.

Nazareno

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