“Cara Unione,

la sera di martedì 21 dicembre mia figlia ha accusato mal di gola e il giorno dopo aveva l'appuntamento per la terza dose di vaccino anti Covid ed è andata regolarmente a farla.

Al rientro, però, è passata in farmacia ed ha acquistato un tampone antigenico per scrupolo. Questo è risultato positivo quindi io e lei, il giorno successivo, abbiamo preso l'appuntamento per un tampone molecolare che lei ha eseguito nel drive in del Brotzu.

Purtroppo la sera vengo a sapere, per vie traverse, che il mio tampone era positivo così come quello di mia figlia ma mentre io sono stata contattata dall'azienda sanitaria dove lavoro, a mia figlia non è stato comunicato assolutamente niente.

Non compare niente nel suo fascicolo sanitario, nessuna mail, nessun messaggio. Non solo, il suo green pass risulta valido.

Ad oggi dopo 4 giorni dal tampone a mia figlia non è stata comunicata la sua positività e se non mi fossi interessata io tramite amicizie non lo avrebbe neanche saputo con tutte le conseguenze che ne potevano derivare.

Confermo che neanche nel mio fascicolo sanitario compare l'esito del mio tampone.

Non ho parole per commentare questa organizzazione”.

Luciana

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