“Il mio pacco spedito con Poste italiane, ma a destinazione arriva tutt’altro”
La disavventura di un lettore che ha spedito prodotti sardi, e si è visto recapitare frollini piemontesi e pasta del Salento
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cara Unione,
il 14 dicembre scorso spedisco a degli amici di Milano un pacco di prodotti sardi per il Natale, contenente precisamente una lattina ermetica di olio extravergine, 2 pezzi da un quarto di forma di pecorino stagionato,1,5 kg di bacche di mirto, confezioni di dolci vari (sospiri, torroncini, e misti), olive, tutto perfettamente impacchettato ecompreso l'olio. La notte tra il 22 e il 23 viene preso in carico dal centro SDA di Poste di Milano Vimodrone. E già mi dico: 8 giorni per arrivare a Milano pare un’assurdità.
Il destinatario il 28 dicembre non avendo visto ancora niente (dal tracciamento risultava "in transito") si reca di persona al centro ma il pacco non si trova. Lascia il numero di telefono per avvisarlo ma non si fa vivo nessuno.
Ritorna il 4 gennaio e il pacco sempre sparito. Dal tracciamento risulta che sono passati da lui e non hanno trovato nessuno. Addirittura sarebbero passati il giorno di capodanno alle 7 del mattino: peraltro il destinatario in quei giorni era sempre presente in casa.
IL 7 gennaio nuovo tentativo al centro e il pacco non si trova. Mettono le mani avanti dicendo che se per caso si fosse deteriorato il contenuto il pacco viene buttato. La mia domanda: senza avvisare mittente e destinatario?
Il 10 gennaio, a quasi un mese dalla spedizione, il mio amico torna alla carica minacciandoli di denuncia. Risposta: lasci il numero di telefono e le faremo sapere. Non fa in tempo ad arrivare a casa che magicamente viene contattato per andare a ritirare il pacco.
La sorpresa? Arriva e trova il pacco aperto, senza la lattina d'olio da 3 litri ed un quarto di pecorino, parte dei dolci e le bacche di mirto. In compenso ha trovato dentro il pacco una confezione di pasta del Salento, un pacco di frollini piemontesi Giordano e una bottiglia d'olio Meo (siciliano?). Evidentemente merce di qualche altro pacco che ha fatto la stessa fine.
Da precisare che ad ogni visita al centro (e sono state parecchie) del mio amico, erano presenti decine di persone in cerca del loro pacco. Ho fatto il reclamo scritto ma ad ora lettera morta. Purtroppo non si riesce a parlare con nessuno.
La mia speranza è che Poste italiane si faccia presto sentire: è questo un servizio degno di un paese civile?
Grazie per l'ospitalità”.
Rinaldo Malloci
***
***
La risposta di Poste Italiane:
“Poste Italiane si scusa con il cliente in merito al ritardo e alle modalità della consegna.
Purtroppo, in assenza di dettagli utili a rintracciare la spedizione, non è stato possibile verificare il caso in maniera più approfondita.
Tuttavia, può essere utile ricordare che, per i prodotti per i quali si ha una certificazione dei tempi di spedizione, in presenza di ritardi, perdite o danneggiamenti è possibile presentare reclamo e laddove siano accertate responsabilità dell’Azienda è previsto un rimborso così come specificato nella Carta dei Servizi Postali.
Qualora il reclamo non abbia avuto esito soddisfacente o non sia stata ricevuta risposta entro 45 giorni successivi all’invio dello stesso, Poste Italiane mette a disposizione della clientela anche la possibilità di ricorrere alla Procedura di Conciliazione per risolvere il caso in tempi brevissimi in via stragiudiziale. Il Consumatore può avviare la procedura presentando domanda tramite le Associazioni dei Consumatori aderenti, presso qualsiasi Ufficio Postale o direttamente agli indirizzi indicati nell’apposita sezione del sito www.poste.it.
Per conoscere in modo più dettagliato modalità di presentazione, caratteristiche e indennizzi della Procedura, è sufficiente consultare i Regolamenti di Conciliazione Postale presenti sul sito www.poste.it”.
Poste Italiane – Media Relations
***
***
Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)