"Il futuro è come noi lo vogliamo: parola di piccola imprenditrice emigrata per poi tornare"
La lettera di una ragazza che negli Stati Uniti ha costruito la sua idea di business poi portata con successo nell'IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Gentile redazione,
sono una ragazza del Cagliaritano, di 37 anni, piccola imprenditrice.
Lavoro da quando di anni ne avevo 22, e proprio in quel periodo finita l'università ho trascorso un lungo soggiorno all'estero, negli Stati Uniti, dove ho visto il mondo e dove ho scoperto idee di business che nemmeno conoscevo o avrei potuto sognare. Rientrata in Italia ho aperto la mia attività, che si sta dimostrando anche grazie al web un grandissimo successo.
Non voglio pubblicità e dunque non dirò di cosa si tratta. Ma quello che voglio dire è che sono stufa di leggere le storie di chi tristemente si sente costretto a emigrare, di chi dice che la nostra terra non offre nulla, di chi si lamenta della politica nazionale e regionale e via dicendo: emigrare serve a conoscere il mondo, e a volte e come nel mio caso è servito a vedere il futuro, a toccarlo con mano, e poi a replicare il tutto qui con un minimo di audacia e coraggio ma soprattutto tanto entusiasmo. E la nostra terra è come noi la plasmiamo, come noi vogliamo che diventi: tutto si può fare, basta crederci davvero e fino in fondo.
Sono una portatrice sana di ottimismo? Non lo so, ma mi piace pensarlo, e spero che la mia testimonianza possa davvero servire a chi vede tutto nero e a chi pensa che lasciare l'Isola è come morire: io l'ho fatto e sono tornata più forte di prima.
Un cordiale saluto a tutti".
Annalisa P.
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