"Cara Unione,

leggo con orrore di manifestazioni e probabili interventi politici per 'aprire' il Binaghi come ospedale generico. Nato come sanatorio, riconvertito a Centro Sclerosi, il Binaghi soffre di carenze legate alla difficoltà nel reperire personale specializzato.

Il gruppo si trova in perenne emergenza a causa dei numerosi pazienti che fanno riferimento al centro. 7200 unità necessitano di interventi che solo l'amore di un grande gruppo può erogare, il piccolo nucleo è costretto a turni massacranti.

L'utente medio è una donna in giovane età, che spesso per accedere alle prestazioni deve sobbarcarsi decine di chilometri, e a questo si aggiungerebbe un ulteriore stress per la possibilità di contagi.

Tra le strutture ospedaliere vorrei ricordare il Crobu di Iglesias, in disuso, la clinica Macciotta, chiusa, vasti spazi del San Giovanni di Dio, chiusi.

Perché il Binaghi? Perché poi coinvolgere gli spazi esterni in teoriche passeggiate, sconvolgendo un assetto che tutti abbiamo conosciuto e apprezzato?

Pur accettando la realtà del nuovo virus, ritengo il diritto alla salute di chi già soffre d'altre patologie inviolabile, e conseguentemente spero che melius re perpensa, ci siano innesti di personale e nessun tipo di altri ricoveri".

Salvatore Dessupoiu - Cagliari

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