“Cara Unione,
sempre più il nostro territorio è presente nelle pagine di cronaca per notizie relative alla droga.
Vorrei chiedere allora a tutti i miei conterranei di fermarsi un attimo a pensare, ragionando sul perché così tanti giovani usano la droga.
I genitori dei ragazzi che hanno partecipato a vari episodi di spaccio, violenza o peggio negli ultimi tempi, oggi si stanno chiedendo dove hanno sbagliato e perché proprio i loro figli sono arrivati a tanto.
Penso il punto sia che i nostri giovani, purtroppo, spesso non sanno la verità su cosa è realmente la droga.

Si inizia per caso, per gioco forse con una canna, poi si passa alle pasticche, magari per divertirsi una sera, e poi arriva la cocaina.
Raccontiamo allora ai nostri giovani chi prepara la cocaina, diciamo loro che arriva spesso dentro l’intestino di un corriere che la deve espellere attraverso le feci, che poi a sua volta la cede a qualcun altro, sicuramente non un farmacista con un laboratorio sterile, che la ‘taglia’ con altre sostanze quali gesso, talco, farmaci come paracetamolo lassativi e quant'altro.
Una volta tagliata, viene confezionata in tante palline di plastica che spesso vengono nascoste anche in bocca dello spacciatore.
E poi raccontiamo che se sbagliare è un attimo, tornare indietro è poi spesso molto difficile.

Parliamone, informiamoci: se c’è lo spaccio nella nostra terra è perché c’è una grande richiesta. E allora facciamo qualcosa per fermarla”.

Lettera firmata (*)

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