“Cara Unione,

I rapporti fra l'Italia e la Svizzera in modo particolare fra la Sardegna e la Svizzera sono stati il tema dell'importante incontro tenutosi a Villa Devoto fra l'ambasciatrice della Svizzera in Italia a Malta e a San Marino con il governatore Solinas.

Incontro particolarmente interessante e proficuo in vista di una intensificazione dei rapporti fra la nostra Isola e il Paese elvetico, che è uno dei più importanti per la presenza dei lavoratori sardi in Europa.

Tale presenza è testimoniata dalla fittissima serie di iniziative che da oltre mezzo secolo la Federazione dei sardi in Svizzera promuove con l'attiva partecipazione dei suoi 7 circoli per far conoscere la nostra Isola, i suoi prodotti, le sue bellezze e tutte quante le sue potenzialità di carattere economico, produttivo, storico, sociale, culturale.

Siamo certi che l'incontro di Villa Devoto potrà avere delle importanti ricadute se i rapporti tra la Regione, i circoli e le Federazioni dei circoli sardi nel mondo fossero improntati a una maggior semplificazione, fiducia, collaborazione in relazione a quegli ambiti di scambio già avviati da tempo e anche degli altri futuri che si prospettano.

L’attività della Federazione sarda in Svizzera costituisce una presenza molto importante soprattutto alla luce di un dato che è particolarmente significativo nel quadro della complessiva emigrazione italiana all'estero.

Nelle dichiarazioni dell’ambasciatrice della Svizzera in Italia Monika Schmutz Kirgoz, emerge un dato particolarmente significativo che viene normalmente silenziato e cioè che il numero dei sardi realmente presenti nella Confederazione Elvetica è ben superiore al numero di quanti sono presenti nei registri dell'Aire.

Infatti, i sardi registrati all'Aire sono solamente 10.000, solo un quinto dei 50.000 che risultano presso i dati ufficiali della Svizzera. Un dato, questo, ben percepito dalla nostra Federazione che è sempre stata consapevole della ampiezza, della ricchezza, della varietà della nostra emigrazione sarda in Svizzera. 

Noi auspichiamo che chi ha la responsabilità di programmare tenga conto di questo dato reale che l'ambasciatrice ha avuto il grande merito di mettere in evidenza.

Questo valga per tutti noi da monito a non sottovalutare lo straordinario patrimonio culturale, elettorale, di intelligenze e competenze rappresentato dai nostri emigrati in Svizzera, di prima, seconda e terza generazione.

Con l'augurio che i rapporti instaurati dal governatore Solinas possano portare i frutti desiderati”.

Domenico Scala

Vice Presidente Vicario Consulta Regionale Emigrazione

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