"Cara Unione,

scriviamo questa mail con grande tristezza, dopo aver visto frantumare il nostro sogno di vacanza perfetta, proprio l’ultimo giorno al porto di Olbia, dove dei delinquenti con disinvoltura, hanno scassinato la nostra auto rubandoci tutte le biciclette (valore di 12mila euro).

Ci chiediamo come sia possibile che questo sia avvenuto in pieno giorno, in un’area trafficata e su un piazzale videosorvegliato (Molo Brin).

A nulla è servita la telefonata al Commissariato di Olbia: trovandoci ad un bivio tra perdere il traghetto o fare la denuncia presso il Commissariato, siamo stati costretti ad imbarcare rimandando la denuncia a destinazione.

La situazione è quasi paradossale, se si tiene conto che il fenomeno è ben noto alle forze dell’ordine, visto che sono numerosi i viaggiatori e turisti si sono trovati nella stessa condizione e allora perché non è possibile intervenire con un’azione mirata? Aumentando i controlli sul posto o segnalando con cartelli ben visibili di prestare attenzione ai possibili furti.

Certo non è una bella immagine per la Sardegna, ma per lo meno il turista si sente rispettato e tutelato anche nel rischio.

Sicuramente abbiamo peccato di ingenuità, come centinaia di altri “sfortunati”.

La nostra unica speranza è quella di recuperare fisicamente il maltolto, visto che al momento economicamente non siamo in grado di sostenere un’altra spesa per l’acquisto delle biciclette, o vedere puniti chi ci ha rovinato la vacanza.

Inoltre ci auguriamo che questa missiva possa per lo meno sensibilizzare le autorità, Provincia e Comune affinché il dilagare della delinquenza si possa controllare.

Vi preghiamo: nell’interesse di chi ama la vostra meravigliosa terra (turisti, viaggiatori, ciclisti e degli stessi abitanti sardi) fate in modo che si possa rientrare in continente con un bel ricordo della Sardegna  e non con l’amaro in bocca accompagnato da rabbia, delusione, sconforto.

Amari Saluti

Barbara Miccoli e Antonino Sata

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