«Due minuti cambiano la vita? No, se aiutate qualcuno»
«Una mamma in difficoltà, e i passeggeri del pullman che sbuffano per la sua lentezza»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
Voglio condividere con voi l’amarezza della scena a cui ho assistito pochi giorni fa.
Salgo su un pullman, di quelli che collegano vari paesi, mi siedo nelle ultime file. Non è orario scolastico, a bordo una decina di persone, tutte abbastanza giovani, pochissimi anziani. A una fermata sale una ragazza che ha una carrozzina con una bimba di pochi mesi. Fa fatica, è in difficoltà perché indossa un abito ampio, ha il velo, insomma impiega qualche minuto per sistemare tutto e sedersi. E già qui sento qualcuno che sbuffa.
Scende alla mia stessa fermata. Le chiedo se posso aiutarla, mi sorride e mi ringrazia: mi chiede se tengo la bambina mentre lei risistema la carrozzina giù dal pullman e sul marciapiede. E anche qui le lamentele degli altri passeggeri.
Fosse stata italiana, non avesse indossato il velo, avrebbero avuto tutti più pazienza? O non sarebbe cambiato nulla e semplicemente non abbiamo due minuti della nostra vita per attendere? Dove sta il problema? “Ne usciremo migliori”, dicevano, come no!».
Lettera firmata – Nuoro
***
Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.
(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)