«Cara Unione,

sono una persona con disabilità motoria, in cerca spasmodica di un impiego lavorativo. Sono laureato in Amministrazione e Organizzazione alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Cagliari.

Nonostante la mia preparazione non trovo opportunità lavorative confacenti alla mia condizione. I motivi sono vari e riguardano in apparenza non la mia disabilità ma, alternativamente: la cosiddetta eccessiva qualifica (“mi dispiace, ma sei troppo titolato”); l’inesperienza (“cerchiamo persone che abbiano già svolto questo tipo di lavoro”); l’inadeguatezza delle offerte (“questo lavoro non fa per te”).

Ora mi e vi domando: esiste o esisterà mai una qualche possibilità lavorativa anche per me? La società è pronta ad accogliermi e a riconoscere e sfruttare le mie capacità? Quando riuscirò a essere autonomo da un punto di vista economico per poter vivere la mia vita da uomo libero?

La Costituzione, art.1, dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma evidentemente il lavoro è un privilegio non a tutti concesso.

Sarei felice di scoprire che così non è, e lancio una sfida positiva a qualche datore di lavoro in Sardegna, zona Cagliari, che voglia mettermi alla prova offrendomi un posto di lavoro che tenga conto delle mie capacità.

Grazie dell’attenzione».

G. A. Putzu

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