“Cara Unione,

ho letto con grande sconcerto la notizia delle due giovani vittime di molestie e violenza sessuale su un treno e in una stazione ferroviaria della linea Milano-Varese.

Due giovani di vent’anni, che ogni giorno prendono gli stessi mezzi utilizzati da mia nipote, una studentessa dell’Università di Milano, e che è rimasta profondamente turbata da quanto accaduto.

Quello che mi lascia ancora più sconcertata, è che nello stesso Paese in cui in forse meno di ventiquattro ore si è conosciuto nome e volto dell’autore di una pacca sul sedere alla giornalista Greta Beccaglia fuori da uno stadio, in cui si sono spesi fiumi di parole in interviste e talk show per un caso che certo fa indignare, su una vicenda che fa inorridire per crudeltà e violenza si è parlato per un paio di giorni su giornali e telegiornali, e poi quasi più nulla ad eccezione di piccole iniziative di sensibilizzazione a livello locale.

Chiedo allora, a tutti coloro che sono stati così bravi a mettere in piedi in tempi rapidi un maxi-processo alla ‘pacca sul sedere’, a occuparsi anche di queste due giovani vite, una senz’altro distrutta, e di tutti i nostri ragazzi che ogni giorno, la vita, la rischiano solo nel prendere un mezzo pubblico.

Perché questo non è degno di un Paese civile.

Grazie dell’attenzione”.

F. M. 

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