“Cara Unione,

sono una delle tante mamme che ha oggi un bimbo alla scuola primaria e vorrei segnalare la situazione paradossale in cui ci si sta trovando.

Mi riferisco al fatto di avere in classe un caso di positività Covid-19 e che, come da ultima circolare ministeriale, andrebbe gestito esclusivamente tramite Ats effettuando tampone ai bambini in t0 (appena si viene a conoscenza del caso positivo) e da ripetere in t5 (a distanza di 5 gg). Nel frattempo il ministero, per chi in possesso del tampone t0 negativo, garantisce la didattica in presenza, e dunque niente dad salvo eccezioni.

Peccato che, essendo che Ats ha tempi biblici, i bambini stanno perdendo giorni di scuola: il tampone in t0 non viene fatto per tempo, e in pratica i bambini si trovano a casa, in una pseudoquarantena non autorizzata dal SSN, i genitori lavoratori non possono chiedere congedo Covid essendo che è una quarantena non ufficiale, e per di più i bambini perdono scuola, contrariamente al volere più volte ribadito dal governo.

Ora, posto che si sta parlando di una situazione di emergenza e che probabilmente nulla ci possiamo fare per accorciare i tempi di Ats, perché la regione Sardegna/Ats/comuni non trovano accordo circa la possibilità di fare tamponi rapidi in un numero adeguato di farmacie a carico loro, in modo da alleggerire il lavoro di Ats, ed almeno questi bambini non perdono giorni di scuola?

Grazie”.

Una mamma – Dolianova

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