«Cara Unione

siamo turisti belgi, arrivati il 5 luglio all'hotel Singhentu Resort a Quartu Sant'Elena.

Sabato 6 luglio io e mia madre abbiamo deciso di andare a visitare Cagliari. Abbiamo quindi comprato 4 biglietti (2 di andata e 2 per il ritorno) di cui possiedo ancora copia e abbiamo preso un autobus.

Siamo saliti dalla porta anteriore e ho presentato i nostri biglietti alla macchina che era direttamente sulla nostra sinistra.

Dopo un quarto d'ora un controllore è salito sull'autobus. Gli ho presentato spontaneamente i nostri biglietti. Ed è qui che è iniziato tutto....

Ci ha inondato di parole con un monologo incomprensibile poiché non parliamo né capiamo l’italiano. Ha poi tirato fuori una macchinetta su cui ho potuto leggere che i nostri biglietti non erano convalidati. La conclusione? Dovevamo pagare una multa di 53,3 euro a persona.

Gli ho spiegato che eravamo belgi, che stavamo prendendo l'autobus per la prima volta e che non sapevamo che la macchina anteriore convalidava gli abbonamenti mentre i biglietti dovevano essere convalidati in quella posteriore.

Ho proposto di convalidare in quel momento i biglietti, è stato un rifiuto categorico.

Un secondo controllore è arrivato, ha ascoltato ma non è intervenuto. Quindi l’intervento di un terzo, che ci ha spiegato come dovevamo pagare 106,6 euro. 

Eravamo pietrificati. Dopo aver provato più volte a spiegargli la situazione che non ha mai voluto sentire, ho finito per cedere e pagare la multa.

Vi confido che il primo contatto con la Sardegna è piuttosto amaro. Siamo scioccati dal modo in cui siamo stati trattati.

Grazie dell’attenzione».

Gaëtane Dehennin

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