«Cara Unione,

Mi sono innamorata di Alghero una decina di anni fa e da un paio d’anni ho acquistato un appartamento nel quartiere Sant’Agostino.

Adoro le sue spiagge e il suo mare, i suoi tramonti, le vie con i negozietti del centro storico.

Ma frequentando più spesso il paese ho purtroppo scoperto che non è tutto oro quel che luccica.

Le strade sono un disastro, piene di buche e quasi del tutto prive di segnaletica orizzontale.

Le strisce pedonali sono sbiadite e le righe di Stop inesistenti, con la conseguenza che guidare in città è pericolosissimo, anche perché gli algheresi non usano quasi mai la freccia.

Le vie di sera sono molto buie, un po’ perché non ci sono lampioni (o non funzionano) e un po’ perché da almeno un paio d’anni non vengono potati gli alberi e i pochi lampioni vengono nascosti dalle foglie.

La raccolta dei rifiuti porta a porta non funziona, perché i turisti mordi e fuggi non sanno dove buttare la pattumiera del week end e così la lasciano nei cestini o direttamente in strada, anche perché è follia pretendere che un turista vada alla discarica di Galbaneddu se è a piedi e soggiorna all’altro capo della città.

Quest’anno poi, presumo per fare cassa, c’è stata l’invasione dei vigili e degli ausiliari della sosta. Ogni giorno decine e decine di multe ai danni dei turisti, quando invece – mi dicono i residenti – durante l’anno si può parcheggiare sugli alberi e nessuno dice nulla.

Mi auguro almeno che con i soldi raccolti venga riparata la palizzata in legno lungo la pineta di Maria Pia, che qualche cretino si è divertito a distruggere e che da tre mesi è ancora lì devastata.

Quest’estate c’è stato un calo dei turisti, lo si legge ovunque. Ma se Alghero continua così questo calo sarà inesorabile e continuo.

Signor sindaco, è questo che vuole?

Grazie».

Lettera firmata*

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