L a studentessa di Lodi, quella che in un video scambia due chiacchiere affabili con Putin, ha rilasciato un’intervista alla Stampa in cui glissa su Navalny ma difende la Russia: dire che lì c’è una dittatura è «una costruzione dell’Occidente che da anni attacca Mosca per guadagnare sempre più terreno».

Dopo che leggi queste corbellerie vien da pensare: speriamo che ora i benpensanti (ce ne sono anche dalla parte giusta, purtroppo) non la massacrino. Ha 22 anni, c’è chi a quell’età ha detto e fatto sciocchezze peggiori e poi è diventato un pilastro della comunità. La differenza è che quando giovanotti che avevano nello zaino il bastone da manager o da direttore di giornale sparavano sciocchezze orrende, per esempio su Calabresi da eliminare, non c’era la rete. Perciò gli errori non diventavano un fine-gogna-mai sul curriculum morale e politico di ciascuno, mentre oggi prima di postare una cosa che vada oltre la ricetta della pasta ai ceci devi contare fino a seimila. Siamo ben più liberi dei russi e da noi il Grande Fratello non c’è, però caspita se ce lo siamo costruiti in casa un illiberalismo da tinello, con milioni di Piccoli Fratellini lì a ricordare tutto senza capirne nulla.

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