Tutti sul Falcon
Caffè Scorretto
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L ’hanno arrestata. Li hanno arrestati tutti. Meloni e i suoi tre complici di governo. Atto dovuto. E voluto, ovviamente. Ma perché arrestarli? Primo, perché potrebbero inquinare le prove avendo loro un potere quasi assoluto, inferiore soltanto a quello dei pubblici ministeri. Secondo, perché potrebbero fuggire con uno degli aerei di Stato a loro disposizione: tutti insieme su un Falcon e via, direzione Casa Bianca dove mister Trump e l’amico Elon Musk li accoglierebbero e ospiterebbero per i prossimi quattro anni. Terzo, perché potrebbero reiterare il reato ingabbiando un Putin o un Netanyahu di passaggio in Italia per poi rispedirli a casa loro a nostre spese. La notizia dei quattro arresti è sensazionale. Da Regina Coeli, dove è rinchiusa e sorvegliata a vista, Giorgia Meloni fa sapere che, se subito interrogata, ammetterà le sue colpe e, pur di essere liberata, imiterà Giovanni Toti: dimissioni immediate. Mattarella ha confidato che in tal caso scioglierà il parlamento. Il centrodestra, umiliato e con le sue schiere in rotta non parteciperà, per vergogna, alla competizione elettorale. Si prospetta quindi una vittoria schiacciante del campo larghissimo taglia XXL. Intanto s’è fatta l’alba. E il sogno svanisce. Sì, era un sogno: il grande sogno, propiziato da un avviso di garanzia, di Romano Prodi redivivo e Elly Schlein aspirante capo di governo.