I l florilegio delle truffe è ricchissimo. Si va dal trucco dello specchietto, al falso avvocato che chiede soldi a un’anziana mamma per tirare fuori il figlio da presunti guai giudiziari. Sul tema il cinema si è sbizzarrito. Nanni Loy ha girato un delizioso film (“Pacco, doppio pacco e contropaccotto”), ambientato, indovinate un po’, a Napoli. C’è poi “Totòtruffa 62”, il film cult del principe della risata che, oltre a “vendere” la fontana di Trevi a un americano, si trasformò nell’ambasciatore del Catonga per raggirare qualche ingenuo. Il raffinato regista-sceneggiatore David Mamet ha diretto lo stupendo “Casa dei giochi” e potremmo andare avanti a lungo. C’è poi il classico caso della realtà che supera la finzione. Dodici persone sono state denunciate per aver creato lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio: un’isola che non c’è tra i ghiacci del Polo Sud. Così avevano «venduto» a oltre 700 italiani la cittadinanza di questo Stato fantasma, dietro pagamento di somme dai 200 ai mille euro, prospettando loro la possibilità di pagare meno tasse. Per avvalorare l’esistenza di questo Stato antartico, avevano creato anche istituzioni fasulle - dal Capo dello Stato al Tribunale Supremo - e addirittura una gazzetta ufficiale. Tanto di cappello agli abili truffatori ma quelli che ci hanno creduto li vorrei proprio vedere in faccia.

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