D ice: tenersi informati serve a farsi le domande giuste più che ad avere sempre le risposte. Poi però uno si informa e gli vengono le domande sceme. Tipo oggi. Usare la parola “pacchia” è pacchiano? Quanto dovrà salire ancora il prezzo del gas perché Feltri si decida a titolare “Bombole, non c’è una lira”? Se un ex calciatore accusa l’ex moglie di avergli preso gli orologi, sono dei Rol-ex?

Grande sensazione per “la rivoluzione della Treccani” che “sdogana notaia, architetta, medica, soldata”. Eppure il “Salve Regina” è da tanto che parla di “avvocata nostra”. Se invece la smettessimo col verbo sdoganare? Perché se il re d’Inghilterra lo chiami Charles anziché Carlo sei uno snob poveraccio, però se il figlio William lo chiami Guglielmo allora sei un rottame patetico? Più in genere, perché gli italiani guardano al trono inglese come molti agnostici guardano alla fede degli altri, e cioè non ci credono ma sono contenti che qualcuno invece sì? Ci fa più paura che nei prossimi giorni Putin si esalti per nuove vittorie o che si innervosisca per nuove sconfitte? Se alla fine fanno davvero il presidenzialismo e Mattarella deve andare a casa, quella che stava comprando sarà ancora libera? Alla fine diventerebbe anche imbarazzante: sì, signora, sono sempre io: niente, avrei cambiato idea un’altra volta…

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