T utta colpa di Newton. Pensare che ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria, per i geni dalla mente liquida e mai liquidata è stato uno shock che li ha portati a concludere che anche in politica non c’è riforma senza controriforma. Ben studiata per non scontentare le diverse corporazioni, dai maggiori ordini professionali alla più sconosciuta sigla sindacale o imprenditoriale. Lo sciopero dei magistrati contro la riforma della Giustizia (potere contro potere) è uno sciopero politico o no? Per i cittadini, la riforma della giustizia significa poter contare su una Giustizia giusta, certa e veloce. La ministra Cartabia ha la sua ricetta, i magistrati un’altra, i partiti non ce l’hanno. Sulla riforma elettorale proporzionalisti e maggioritari blaterano da anni ma di ridare agli elettori almeno il diritto di scelta non se ne parla impegnati come sono a blindare il sistema per gli interessi di bottega. Le riforme mancate in questo Paese mortificano il concetto stesso di democrazia sino a generare il suo opposto. Ogni tanto c’è qualcuno che si confessa: “Noi siamo per un sistema che ci consenta di vincere”. Questo è parlare chiaro. Destra, sinistra e centro uniti per far bollire, come si dice da queste parti, la propria pentola. Dopo il Mattarellum e il Porcellum si sente fischiare nell’aria il Cetriolum dell’ortolano.

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