P er la senatrice leghista Giulia Bongiorno “oggi i ragazzi crescono molto in fretta e attraverso la rete e i social acquisiscono in giovanissima età nozioni che un tempo si acquisivano dopo”. Per la psicologa dello sviluppo Anna Oliverio Ferraris a 16 anni “c’è ancora tanta immaturità e impulsività: si lasciano dominare dalle emozioni, è facile influenzare le loro opinioni e strumentalizzarli”.

Non datevi pena a discutere se abbia ragione la parlamentare, che peraltro è una celebre avvocata molto impegnata contro la violenza sulle donne, o l’illustre psicologa: per quanto la prima sostenga che i ragazzini maturano più rapidamente di un tempo e la seconda no, non sono posizioni contrapposte. La frase di Bongiorno è in un’intervista pubblicata martedì da Libero, quella di Oliverio Ferraris è estratta da un editoriale pubblicato su La Stampa il 16 marzo 2021. Bongiorno parla a sostegno dell’idea di abbassare sotto i 14 anni l’età dell’imputabilità. La psicologa invece argomentava contro l’idea di dare il voto ai 16enni, una proposta poi rapidamente svanita dal dibattito. Sembriamo complessivamente un paese spaventato, che prende sul serio gli adolescenti solo quando c’è da difendersene (E magari non c’entra nulla oppure invece sì, ma intanto i giornali, quando parlano di un quarantenne, lo definiscono “il giovane”).

© Riproduzione riservata