S arebbe ora di finirla con questa mania di prendere a spizzichi e bocconi il pensiero di Tizio o Caio per fare bella figura sui social o con l’elettorato, lasciando credere che dietro quella frasetta ci sia chissà quale identità di vedute, chissà quale conoscenza dell’opera omnia del grande in questione. Essere gramsciani non è obbligatorio, ma non sarà postando su Facebook “odio gli indifferenti” che farai credere di conoscere i Quaderni a menadito. E il Papa? Ottima persona, per carità, ma quanto hanno scocciato quelli che – pensando di dire una cosa brillante e inaspettata – ogni due per tre annunciano che “oggi è l’unico che dice cose di sinistra”, e si proclamano bergogliani perché le sue parole sulla guerra o sui contratti di lavoro si attagliano bene alla loro posizione? Non funziona così: rispettare i grandi significa prendere tutto il pacchetto. Per esempio il Papa l’altro giorno ha detto no ai rapporti sessuali prima del matrimonio: se volete fare i papisti sull’Ucraina o sull’inflazione abbiate la compiacenza di dire pure questo. Sennò siete dei furbastri (Che poi in Italia l’età media degli sposi è 34 anni per gli uomini e 32 per le donne: non è che finiremmo per avere una società di gente un po’ nervosetta per poi parlare di pace in modo convincente?).

© Riproduzione riservata